ultime traduzioni pubblicate
Dana Grigorcea, Arabi in Romania. Una storia d’amore orientale
su Specimen, The Babel Review of Translations
(da un articolo apparso sulla NZZ)
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Clemens Meyer, Eravamo dei grandissimi, Keller
cotraduzione con Riccardo Cravero
Il capolavoro di Clemens Meyer, “Eravamo dei grandissimi”, ambientato nella Lipsia prima e dopo la riunificazione, è un romanzo sulla generazione a cavallo della caduta del Muro che in quegli anni cercava di sopravvivere e di inventarsi un futuro nel Selvaggio Est, in uno dei quartieri più devastati della città. Saltando da un piano temporale all’altro, Meyer ci presenta Lipsia negli anni delle case occupate, degli incontri clandestini di boxe, degli hooligan, delle prime discoteche e delle bevute disperate con la profondità e la poesia di chi quegli anni li ha amati a carissimo prezzo, vedendo perdersi uno dopo l’altro i propri amici d’infanzia e sgretolarsi poco a poco il mito dell’Ovest.
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Arno Camenisch, Die Kur
Da vedere e sentire dal vivo – in tour in Italia a maggio!
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Urs Widmer, Il libro di mio padre, Keller Editore
Urs Widmer, Il sifone blu, Keller
«Uno degli scrittori svizzeri più importanti della generazione successiva a Max Frisch e Friedrich Dürrenmatt» (Roman Bucheli).
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Edgar Hilsenrath, Orgasmo a Mosca, Voland
“Mentre Mandelbaum mangiava, Schnitzel pensava: gli resta tutta la roba impigliata nella barba. A dire il vero fa un po’ schifo. Guarda come si passa il dorso della mano sulla barba bagnata. Si può sapere perché uno deve farsela crescere? A cosa serve? Che uomo trasandato! Tiratardi e pelandrone e traduttore! E perdipiù scienziato finito, uno che ha visto molte cose a Novosibirsk. Troppe! Certo che è sulla lista nera del KGB. E mangia brodo di pollo riscaldato con avanzi di carne e carote stracotte. E casa sua è un ripostiglio. Ma chiamarla casa è esagerato, a dire il vero è un solo stanzone lercio, una camera con una grande finestra che dà su quel cazzo di Cremlino dove tengono la campana dello zar su un basamento di pietra per evitare che cada in testa ai turisti.”
Buon divertimento!
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Hilde Domin, Il coltello che ricorda, a cura di Paola Del Zoppo, Del Vecchio
Traduzioni di Valentina Carmela Alù, Maurizio Basili, Nadia Centorbi, Chiara Conterno, Anna Maria Curci, Chiara De Luca, Stefania de Lucia, Paola Del Zoppo, Stefania Deon, Roberta Gado, Ondina Granato, Giuliano Lozzi, Francesca Pennacchia, Silvia Scialanca, Beatrice Talamo
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Monika Zeiner, L’ordine delle stelle, Keller
Bellissima storia di amicizie e di amori, lieve e mai banale, ambientata a Berlino e in Italia, a Genova e Napoli… due città di porto, forse non serve aggiungere altro. Anzi sì: la musica. L’autrice canta persino in italiano, sentitela qui.
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Jonas Lüscher, La primavera dei barbari, Keller 2015
La crisi finanziaria colpisce chi con la finanza ha sempre lucrato senza scrupoli: i wall street guys si ritrovano in un resort tunisino con le carte di credito bloccate, i telefoni scollegati e un sontuoso conto da pagare. A farne le spese non sono soltanto i cammelli…
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Thomas Maissen, Svizzera. Storia di una federazione, Beit, 2015
cotradotto dal tedesco con Piero Budinich
Un’opera fondamentale, moderna e ricchissima sulla storia svizzera, scritta dal brillante storico Thomas Maissen, primo svizzero a dirigere l’Istituto storico germanico (DHI) di Parigi.
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Leo Tuor, Caccia allo stambecco con Wittgenstein, Casagrande, 2014
tradotto dal romancio
Catscha sil capricorn en Cavrein è un libro che parla di caccia per dire altro.
Profondo, ironico, fuori moda e politicamente scorretto come piace a me.
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Arno Camenisch, Dietro la stazione e Ultima sera, Keller Editore
tradotti dal tedesco
L’ultimo libro della trilogia grigionese dello scrittore e performer svizzero Arno Camenisch.
Sez Ner, il primo volume della “trilogia grigionese”, è uscito per le Edizioni Casagrande.
Sotto Recensioni ne trovate varie sulle edizioni italiane di questo autore e sotto Articoli e interviste potete scaricare un paio di articoli sulla traduzione dei suoi testi.